domenica 17 agosto 2014

L'ELEVAZIONE

Dal principio della Dualità nasce il concetto per cui definire ciò che è in Alto, più sacro e importante (la dimora di Dio) di ciò che è in Basso ( la dimora dei morti). Anche i centri nevralgici energetici umani (chakra) si sviluppano dal basso (pelvi) verso l'alto (testa) con energie che vanno dal denso al meno denso (etereo), in relazione ad emozioni che vanno da quelle più fisiche a quelle più spirituali.

L'albero, simbolo alchemico che si lega all'uomo, affonda le sue radici forti e stabili nella terra ma elevandosi si apre in modo leggero e flessibile come conseguenza formale legata a ricevere il nutrimento dei due emisferi. In un'ottica globale , le foglie di un albero non sono più importanti delle radici: hanno semplicemente due funzioni e potenziali diverse.

Per l'uomo tuttavia, ciò che sta in alto è sinonimo di grande importanza e di potere lagandosi ad un senso di controllo e dominio.
Le fortificazioni, i templi, le chiese e i luoghi di culto sono stati realizzati su zone sopraelevate, non solo per quello che riguarda la difesa, l'importanza della visibilità, ma anche, come direbbero i cinesi, per usufruire e nutrirsi delle energie del luogo elevato (Yang) rispetto ad un territorio pianeggiante (Yin).

E' interessante chiedersi come mai nella storia dell'architettura dei luoghi religiosi si è cercato di spingere la navata ad altezze sempre più alte fino ad arrivare all'apogeo nel periodo gotico.
Può essere suggestivo pensare che non sia solo per una questione simbolica, ma anche per nutrire le emozioni e i pensieri umani più elevati.



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